di Amelia Melaccio
Per la serie “io c’ero”, quest’anno partecipo al corso avanzato “La scuola educa al talento” organizzato dal LabTalento presso l’Universitá di Pavia.
Tre incontri esperienziali e laboratoriali, volti alla condivisione di prassi educative utili per la gestione degli studenti ad alto potenziale ( dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado) più una giornata di convegno internazionale.
Presentazione di materiali, creazione di strumenti di supporto alla didattica, condivisione di esperienze e opinioni, arricchimento professionale…questo é quello che mi porterò a casa alla fine di questo corso e che renderò spendibile all’interno della nostra Rete.
É sempre illuminante seguire un corso della professoressa Zanetti ( direttrice del LabTalento) che ci ha illustrato quali sono gli strumenti che noi docenti possiamo utilizzare all’interno del contesto classe con i bambini gifted per potenziare l’apprendimento e fornire adeguate risposte ai loro bisogni : attenzione, auto efficacia, metodo di studio, emozioni, problem solving, autoregolazione cognitiva.
Con il dottor Gianluca Gualdi invece abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui bisogni emotivi e sociali del bambino AP (Alto Potenziale) andando ad analizzare le caratteristiche che li contraddistinguono e che, se non supportati con interventi e strumenti adeguati, rischiano di non vivere serenamente il loro talento.
Quando penso alla bellezza di questi importanti momenti di formazione per me, per le colleghe lì presenti ma sopratutto per i bambini di talento che incontriamo nel nostro cammino professionale e non solo, mi chiedo come sia possibile lasciare che questo inestimabile “tesoro” appartenga solo ad alcuni di noi!
L’informazione, la formazione, il riconoscimento, la cura e la voglia di cambiare il nostro sguardo sui bambini ad Alto Potenziale deve assolutamente essere alla portata di tutti perché diventino una risorsa all’interno delle nostre classi e non un problema come purtroppo accade troppo spesso!